Angeli o Demoni
In questa mostra a più mani, ognuno ha un suo ruolo, ma tutti confluiscono in un unico tema:
Luca Zampieri, che ha spesso spaziato “orizzontalmente”, percorrendo paesaggi e fotografando ciò che questi presentavano, in questa mostra lo ha fatto “verticalmente”, scendendo nella Giudecca per salire poi fino all’Empireo per fotografare angeli e demoni e unirli insieme in emulsioni, dove il pittorico e la fotografia si fondono insieme così come l’Inferno e il Paradiso, il Bene e il Male, il Buio e la Luce, il Bianco e il Nero;
Cristiano Alviti ha plasmato i suoi “eroi” nel bronzo; a distanza di secoli dalle logiche e razionali sculture berniniane degli angeli marmorei, riccamente vestiti con sontuosi panneggi, ha messo a nudo figure piene di dubbi e di analisi interiori, nella sua interpretazione che unisce realismo ed espressionismo. I sentimenti dei suoi “eroi” emergono dai corpi deformati e distorti che si allungano e disarticolano ancor di più in una fotografia-pittura, non più riproducibile all’infinito, ma sempre unica;
Cinzia Chitra Piloni riassume il tutto e si ispira alle immagini scrivendo parole di emozioni e di sintesi intuitiva. «Come se esistessero due mondi», scrive, e sembra sia tutto in forte contrasto come l’Yin e lo Yang, in cui le due figure hanno radice l’una nell'altro, sono interdipendenti, hanno origine reciproca, l'una non può esistere senza l'altra, sono complementari, si consumano e si sostengono a vicenda, sono costantemente mantenute in equilibrio. La loro unione perfetta costituisce la finalità dell'universo.
In Angeli o Demoni, (non si dimentichi che la parola «demone», dal greco antico δαίμων, vuol dire «essere divino»), la mostra sembra voler mettere in luce l’ambiguità umana, la sempre crescente ricerca della perfezione come quella cercata da Lucifero, il Demone per eccellenza, che si volle avvicinare a Dio.
E allora ecco che gli “eroi” nudi di Cristiano Alviti esprimono ancora di più il bisogno di una vita imprecisa, legata a una necessità di costante aspirazione al miglioramento interiore, nelle immagini con quelle “umane” pennellate di Luca Zampieri che segnano lo sfondo su cui tutto si basa.
Una mostra densa di significati, di filosofia, ma anche di religiosità che si nasconde, ma che sarà palese a chi saprà leggere le immagini con profonda intimità.
Claudia Lodolo